medicina in mobilitazione
Blog dell'Assemblea di Medicina della Sapienza, Roma
Sapere e Salute sono Beni Comuni: costruiamo lo SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO!!!
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SAPERE e SALUTE sono BENI COMUNI

COSTRUIAMO LO SCIOPERO GENERALE!!!

Il 6 maggio sarà il giorno dello Sciopero Generale.  Sciopero fortemente reclamato da più parti e da più soggetti sociali, ma soprattutto dalle mobilitazioni studentesche di tutto l’ Autunno. Dopo 8 mesi in cui il Paese è scivolato, se possibile ancora di più, o forse in maniera più palese, nella voragine degli squilibri sociali ed economici, della precarizzazione del lavoro, del tempo e conseguentemente della vita di un’intera generazione; nella voragine delle contraddizioni ambientali e dell’ irrappresentabilità di tanti, troppi soggetti sociali: dai lavoratori cosiddetti garantiti, ai precari, ai disoccupati, ai senza casa.

Dopo questi 8 mesi arriva, dunque, lo sciopero generale. Già! Ma cosa significa Sciopero Generale in un Paese, come l’Italia, totalmente cambiato nella composizione sociale come nel panorama lavorativo, che contempla oggi un’intera generazione, quella precaria, quella dei contratti a termine, totalmente priva di diritti compreso quello di sciopero? E in una società in cui sempre più ad essere sfruttate sono le conoscenze, il cosiddetto “lavoro cognitivo” dentro le Università ( ricercatori, docenti a contratto, dottorandi) , dentro gli Ospedali ( ricercatori e specializzandi) , dentro le Aziende, qual è il ruolo di questi lavoratori della conoscenza e quali le loro possibilità dentro al meccanismo dello Sciopero Generale, visto che il “prodotto” del loro Lavoro è, se vogliamo, immateriale e il loro contratto non garantito né riconosciuto sulla carta?                                                                                   In quanto studenti di Medicina dovremmo dunque provare a fare un passo in più;  a lanciare il nostro sguardo  e le nostre preoccupazioni un po’ più al di là del nostro naso, provando a cogliere il parallelo, che esiste e si fa sempre più stretto, fra l’indirizzo che si vuole imporre alla Sanità Pubblica e quello che si sta già imponendo al mondo della Formazione nel suo complesso.

Due parole chiave ci vengono in aiuto: precarizzazione e privatizzazione. Precario è il lavoro di moltissimi operatori sanitari, medici e infermieri, basti pensare al DEA del nostro Policlinico, così come di tante altre strutture pubbliche; precario nel contratto, ma anche nelle condizioni di lavoro, che sono sempre più insostenibili, perché si è costretti a lavorare con pochi mezzi e pochissimo personale strutturato. I Pronto Soccorso affollati che contano un numero di “letti” pari a quello di tre reparti, quando invece dovrebbero gestire l’emergenza-urgenza . Tutto questo è figlio dell’indirizzo privatistico che queste Amministrazioni, locali e regionali, stanno portando a compimento:  gli ospedali sono Aziende Ospedaliere, la Salute è merce e sempre più costosa. I finanziamenti piovono sulle cliniche convenzionate, questo strano intreccio fra pubblico e privato in cui il pubblico, cioè noi, paghiamo, e il privato ringrazia e guadagna;  mentre spariscono in maniera tragica dalle strutture pubbliche che si reggono sempre di più sul lavoro degli Specializzandi ( noi fra qualche anno), costretti a turni massacranti e privati anch’essi del diritto allo Sciopero. La condizione in cui già oggi ci troviamo in quanto studenti è quella del ricatto in una cornice di totale assenza di diritti. Come la Sanità, così anche la Formazione in un binomio inscindibile se si capiscono le premesse di questo disegno scellerato! Tagli all‘ Università Pubblica che significano tasse più alte e meno servizi, così da ipotecare fortemente il diritto allo studio per tutti e tutte  coloro che lo desiderano. Ma non si tratta solo di tagli economici, bensì di un taglio concettuale all’idea stessa di Sapere e Cultura come Bene Comune di una società, di una Comunità.

Per questo è utile, se vogliamo difendere con forza l’idea del Sapere e della Salute come beni comuni, che noi studenti ci appropriamo, in modo peculiare certo, di un diritto come il diritto allo sciopero, non solo in termini di solidarietà con i lavoratori tutti, della Conoscenza e della Sanità, a partire dalle realtà a noi vicine della Sapienza e , quella drammaticamente nota, del Policlinico, ma anche e soprattutto per una ragione di continuità, perché noi studenti, siamo già inseriti, e dunque condannati, in questo Sistema scellerato fondato sulla precarizzazione del lavoro e sulla privatizzazione di beni inalienabili.

Di qui l’invito a partecipare a un grande momento di confronto che si terrà Giovedì 28 Aprile e a cui parteciperanno studenti, Ricercatori, lavoratori del Policlinico, per costruire insieme il nostro Sciopero Generale, per dire no alla mercificazione del sapere e della salute e alla cancellazione dei diritti. Uno sciopero diverso, sia per il momento storico di profonda crisi sociale economica e politica in cui si realizza, sia perché le sue modalità e la sua composizione saranno profondamente diverse. Per la prima volta infatti proveranno ad essere concretamente protagonisti quei soggetti a cui non spetta sulla carta il diritto di sciopero e per i quali è più difficile incidere in termini di “blocco della produzione”: tutto il mondo dei servizi e del terzo settore, i precari, i lavoratori della conoscenza tramite l’indisponibilità, gli studenti tramite i cortei che blocchino la circolazione delle merci e delle persone verso i luoghi di lavoro, proveranno a inventare e immaginare pratiche concrete di blocco che riescano a imporre all’intero Paese uno stop, una pausa di riflessione seria e radicale che sia solo l’inizio di un cambiamento di rotta in questo Paese!

GIOVEDì 28 APRILE ORE 14 ASSEMBLEA PUBBLICA DI MEDICINA Igiene, Aula A

Assemblea di Medicina

 

 

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