DDLGELMINI: ATTO FINALE

LA CONOSCENZA NON E’ IN VENDITA!

Siamo arrivati all’ultimo atto. Nella giornata di domani, il ddlGelmini verrà messo ai voti alla camera. Un voto precipitoso, affrettato scientificamente da un governo che, sommerso dagli scandali e incapace di sopravvivere, tenta di portare a casa tutto il possibile prima dell’inevitabile crollo.

Da più di due mesi, studenti e ricercatori in tutto il paese sono in mobilitazione, nel tentativo di difendere quel che resta dell’università.

Una vera e propria guerra all’intelligenza, che derubrica la conoscenza a merce e cancella la formazione come elemento di criticità e di libertà individuale e collettiva. Una guerra nel nome di una gestione della crisi in chiave autoritaria e ultraliberista, che vede nella cancellazione dei diritti fondamentali l’unico passaggio proponibile per salvare un sistema economico al collasso.

Hanno trasformato le nostre vite in orologi precari condannati a rincorrere lavori impossibili, impossibilitati ad avere una casa a un prezzo veramente accessibile. Ci tolgono le borse di studio, ma soprattutto la possibilità di conoscere, e quindi di non accettare più tutto questo.

Sulle macerie della formazione, abbiamo prodotto un’anomalia che, in sé, contiene immediatamente il futuro che vorremmo: con tutto il tessuto sociale che ogni giorno vive e produce formazione, abbiamo iniziato a costruire e sperimentare una nuova Università, che veda nella conoscenza e nella ricerca una possibile via di fuga dalla crisi che coinvolga tutti, che si fondi sull’ampliamento dei diritti ma soprattutto su un sapere bene comune, disponibile e cooperante, messo al servizio della società stessa per un mondo senza lavoro e sfruttamento, ma con ricchezza e diritti per tutti e tutte.

Su queste macerie, da oggi pre-Occupiamo nuovamente il dipartimento di Igiene, liberando dalla mercificazione e dal deserto un pezzo dell’università del capitalismo. Ancora una volta, finchè il ddlGelmini sarà in discussione, in questo dipartimento si sperimenterà un’altra formazione possibile, un laboratorio meticcio di pratiche costituenti e di “comunizzazione” della conoscenza. Dimostrando, ancora una volta, che la risposta a questo deserto non è nelle riforme calate dall’alto da governanti e politici, ma già dentro al tessuto sociale che ogni giorno produce sapere.

Da questa preoccupazione, intendiamo mobilitarci per essere presenti sotto a Montecitorio nei giorni della votazione; saremo sempre lì, se necessario, giono e notte: un grido di libertà che deve arrivare sino a dentro l’aula parlamentare, e che provi a bloccare quel tanto che basta il meccanismo legislativo affinchè l’università e la conoscenza vincano questa battaglia.

Chi pensava di zittirci, sentirà urlare la nostra rabbia!

FORMAZIONE-CULTURA-DIRITTI-WELFARE PER TUTT*!

Assemblea di Medicina PreOccupata