GIOVEDI’
22 APRILE ORE 16, FACOLTA’ DI LETTERE DELLA SAPIENZA
ASSEMBLEA
PUBBLICA DEL MONDO DELLA FORMAZIONE E DELLA RICERCA
GIOVINEZZA DEL POTERE
Il
vero volto del blocco studentesco
E’ di questi
giorni la notizia di un’ennesima aggressione perpetrata dal Blocco Studentesco
ai danni delle realtà sociali attive sul territorio dell’XI municipio di Roma.
Come spesso accade l’aggressione ha avuto luogo non lontano dai luoghi della
formazione, nel caso specifico l’università di Roma 3. Proprio nelle scuole e
nelle università questa organizzazione dichiaratamente neofascista sta cercando
ormai da diversi anni di radicarsi attraverso una prassi politica fatta di
minacce, insulti, aggressioni ai danni di chi denuncia la loro vera natura e i
loro veri obiettivi. L’apparizione del Blocco Studentesco non è mai casuale,
quasi sempre coincide con l’emersione di mobilitazioni studentesche, resistenze
che mettono in questione l’operato del governo su scuola e università. Così
come durante il movimento dell’Onda hanno tentato di bloccare l’espandersi
delle mobilitazioni e di cambiarle di segno, fino all’episodio di piazza
Navona, così oggi riappaiono nel mezzo della discussione parlamentare sul ddl
Gelmini, nel pieno delle mobilitazioni lanciate dai ricercatori in molte
università italiane.
Spostare
l’attenzione, bloccare sul nascere le trasformazioni sociali, neutralizzare i
conflitti e le diversità, questa la vera natura del Blocco Studentesco.
Un’azione politica che si esercita attraverso un paradosso, da un lato la
costruzione di un generico quanto vacuo immaginario di ribellione, di rivolta
generazionale fascista, dall’altro la richiesta di ordine, come dimostra
l’insopportabile piagnisteo verso le autorità in questi ultimi giorni, siano
esse il Sindaco, la Presidenza della Regione o il min. dell’Interno Maroni.
Crediamo sia
giunta l’ora di svelare questo paradosso, di cominciare a dire a chiare lettere
che quando si parla del Blocco Studentesco si parla a tutti gli effetti di
un’organizzazione giovanile organica e interna alle dinamiche organizzative del
PdL e del Governo di questo paese. Di un’organizzazione che ha preso parte alla
manifestazione nazionale del Governo a Roma lo scorso 20 marzo, che ha fatto
campagna elettorale per la Polverini e che ha pensato bene di incontrare la
Gelmini per poi candidarsi al CNSU, organo di consulenza del Ministero che da
sempre i movimenti studenteschi hanno considerato illegittimo chiedendone
l’abolizione. Proprio in vista di queste elezioni il Blocco sta organizzando a
Roma, per il 7 maggio, la sua sfilata di campagna elettorale.
Pensiamo che su
questo sia necessario cominciare a riflettere, a partire innanzitutto dai
luoghi che questa organizzazione dice di attraversare, le scuole e le
università, quei luoghi in cui la libertà d’espressione e la democrazia non
possono essere relegati ad essere parole vuote, ma si costruiscono ogni giorno
attraverso le relazioni tra i soggetti, il confronto aperto, la costruzione di
percorsi e resistenze che provino a trasformare realmente il mondo della
formazione e a metterlo al centro di un processo di innovazione radicale.
In questi luoghi
bisogna avere la forza di squarciare il velo e di dire che non abbiamo di
fronte la giovinezza al potere ma, semmai, la giovinezza DEL potere, ovvero il
tentativo di bloccare i processi di innovazione democratica e conflittuale
delle scuole e delle università.
GIOVEDI’
22 APRILE ORE 16, FACOLTA’ DI LETTERE DELLA SAPIENZA
ASSEMBLEA
PUBBLICA DEL MONDO DELLA FORMAZIONE E DELLA RICERCA
STUDENTI MEDI E
UNIVERSITARI