LIBERATI NELL’UNIVERSITÀ
IN CRISI
Sono
passate due settimane dallo sgombero dell’aula autogestita 6b di
Economia e ancora oggi nessuno si è assunto pubblicamente la
responsabilità di tale operazione. Tuttavia appare ormai
chiaro il quadro dell’accaduto; il Preside Celant ha deciso di
chiudere l’aula 6b, unico spazio degli studenti, perchè “scomoda”
e in netta controtendenza rispetto alle dinamiche universitarie
attuali.
L’università è
un’istituzione in crisi, sia dal punto di vista economico sia da
quello culturale. Da tempo infatti l’università non rappresenta più
il propulsore culturale del Paese, luogo di discussione,
elaborazione e ricerca, di opportunità sociale.
La Sapienza ha
avviato un processo di ristrutturazione del sistema formativo,
accorpando le facoltà e dando centralità ai dipartimenti. Allo
stesso tempo è in atto una svolta strutturale nella gestione
economica e politica dell’ateneo con l’apertura delle porte ai
privati e il restringimento della composizione del CdA. Tale svolta
senza discussione democratica segue la logica degli interessi
privatistici, mettendo a rischio due principi importanti: quello
del pubblico e quello della democrazia.
In questo clima è
stato effettuato lo sgombero della aula 6b. Una manovra dettata dalla
volontà di "normalizzare", per poter affermare un potere
autoritario e disciplinante. Tale atteggiamento fa parte di una
logica repressiva in atto ormai da tempo nel nostro Paese e nella
nostra città, a partire dagli sgomberi delle case occupate.
Noi abbiamo
scelto di non restare a guardare il processo degli eventi. Vogliamo
fare esplodere le contraddizioni nell’università della crisi
affermando un altro modo di vivere l’università, riappropriandoci di
spazi, cultura e desideri. Lo abbiamo fatto quando l’aula 6b era uno
spazio vivo nel grigiume della nostra facoltà, uno spazio in cui si
discuteva collettivamente di tematiche politiche, economiche e
sociali. Uno spazio che ha dato vita negli ultimi mesi a tante
mobilitazioni e a tante lotte, studentesche e non solo.
Nella scorsa
settimana abbiamo presidiato quotidianamente la facoltà con un
gazebo, simbolo della mancanza di spazi per gli studenti.
Vogliamo continuare insieme la
mobilitazione e per questo invitiamo tutt* le/gli student*
della facoltà e dell’ateneo, le aule occupate e autogestite, i
laboratori e i collettivi e tutte le realtà autorganizzate
nell’università a partecipare MARTEDI’ 20 aprile ad
un’intensa giornata di mobilitazione presso l’atrio della facoltà
di Economia per
costruire un discorso comune sulla riappropriazione dell’università
contro le logiche di repressione e privatizzazione
MARTEDI’
20 APRILE ALLE ORE 11
"AULA
6B NELL’ATRIO DI ECONOMIA "
Le
idee non si sgomberano Lab-6b R-Esiste