medicina in mobilitazione
Blog dell'Assemblea di Medicina della Sapienza, Roma
LETTERA APERTA RETE ROMANA CONTRO LA CRISI
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Lettera aperta

Se la vera risposta alla
crisi sta diventando la crisi della democrazia quello che sta avvenendo
nell’ultimo periodo è degno di riflessione se ancora si hanno a cuore
gli spazi di libertà e di agibilità politica nel nostro paese. Ancor
di più dovrebbe interessare chiunque voglia ancora denunciare la
dilagante
e sistematica svolta autoritaria intrapresa negli ultimi anni. Stiamo
assistendo quotidianamente al tentativo di risoluzione di gravissimi
problemi
sociali con provvedimenti di ordine pubblico. Un trattamento
particolare già avviato da tempo dentro quel generale laboratorio
repressivo
che l’attuale governo ha inteso attuare all’interno di una profonda
svolta autoritaria. Si va costituendo in Italia la forma
dell’eccezionalità
sulla norma, nel senso specifico della sospensione dell’ordinamento
che la sorregge, trasformando in prassi consolidata la gestione
autoritaria
della crisi economica e sociale. Il rischio è che prevalga l’idea
che dall’emergenza si esca con la sospensione dei diritti, la
limitazione
delle tutele, delle manifestazioni, del dissenso. E’ un disegno
intimidatorio
che accompagna l’aggravarsi della crisi economica e sociale; proprio
mentre chi gestisce politicamente la crisi stessa si vuole esente da
ogni giudizio, denuncia, processo.

La conseguenza diretta
di questo dispositivo è che nella crisi economica prende forma
la crisi democratica. La penalizzazione delle lotte sociali,
dell’agibilità
politica dei movimenti indipendenti, il bavaglio mediatico imposto alle
opposizioni, significano molto di più e rappresentano un tratto ancor
più inquietante se considerati all’interno nel contesto politico
e sociale più generale nel quale si ascrivono.   Il restringimento degli
spazi di libertà sta colpendo ampi settori sociali, dalle cariche della
polizia sui i lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro come
nel caso Alcoa e di altre migliaia di situazioni che potremmo citare
agli sgomberi e agli sfratti delle case avvenuti a Roma e poi la
limitazione
degli spazi di dissenso degli studenti, dei comitati territoriali contro
le grandi opere e le speculazioni. E ancora, il sovraffollamento delle
carceri, di cui la stragrande maggioranza della popolazione è ancora
in attesa di giudizio all’applicazione del pacchetto sicurezza e delle
leggi razziste che istituiscono i famigerati CIE, tutto ciò contribuisce
a rendere nauseabondo il clima che questo governo ci vuole far
respirare.

Il 10 febbraio si è 
svolta davanti alla prefettura una manifestazione in concomitanza con
il tavolo sulla crisi convocato dal prefetto alla presenza il comune,
provincia, regione, governo e rappresentanti della parti sociali. Il
meeting era un passaggio mediatico  della campagna  elettorale in corso
per le elezioni regionali. E non ha prodotto nulla se non degli spot
imbarazzanti sui futuri posti di lavoro che Alemanno promette di creare
nel prossimo anno:  oltre 600 mila! Poi le sparate mediatiche che
riguardano
nello specifico l’area metropolitana di Roma sono veramente
inammissibili
se consideriamo la dimensione reale della crisi nel mercato del lavoro.
Il tasso di disoccupazione che supera ormai l’8,5% quindi circa 500.000
persone ha tra l’altro i numeri sottostimati per via delle cassa
integrazioni
che ancora contengono il bacino della disoccupazione senza le quali
avrebbe già superato il 10%. Infatti per gli ammortizzatori sociali
parliamo di numeri stratosferici: a meta’ 2009 le Cassa integrazioni
guadagni ordinarie nella Provincia di Roma rispetto all’anno precedente
sono aumentate del 110% e addirittura le Cassa integrazione guadagni
straordinaria del  750%. Per non parlare poi della condizione giovanile
che con questi chiari di luna, vede crescere il suo tasso di
disoccupazione
fino al 27%, giovani che non vedono gli ammortizzatori sociali! Questa
e’ la realtà!

Come Rete romana contro
la crisi, composta dai Lavoratori di Eutelia, MVS ex-IBM, Coordinamento
precari della scuola, Movimenti per il diritto all’abitare, Comitati
per il reddito garantito, lavoratori africani cacciati da Rosarno,
eravamo
lì per far sentire la nostra voce perché la crisi si sta manifestando
sulla nostra pelle. Eravamo lì perché diverse lotte si sono riconosciute
in questi mesi salendo sui tetti, cercando visibilità e protagonismo
sociale; questo è avvenuto ed avviene perché il governo di questo
paese non sta dando nessuna risposta concreta nelle politiche di welfare
e di redistribuzione della ricchezza. Attualmente l’Italia e la Grecia,
sono gli unici due paesi in Europa a non avere nessuna forma di
protezione
sociale e redistribuzione di  reddito per i disoccupati e i precari.
Una protezione che va resa esigibile mettendo in campo risorse da parte
del Governo e degli Enti locali in forma diretta e indiretta. 
Alla nostra richiesta di incontro con la prefettura e i rappresentati
istituzionali presenti per portare al tavolo delle proposte concrete,
la celere e i carabinieri di tutta risposta hanno reagito caricando
i partecipanti al presidio. Per una manifestazione autorizzata dove
l’indignazione è stata resa visibile con slogan ed interventi dal
microfono, chiudere il bilancio con più di 40 persone ferite di cui
oltre 20 refertate in ospedale tra cui una donna incinta, in più con
un arresto, è decisamente troppo, decisamente inaccettabile!

Il dato che ci interessa
sottolineare è che la promessa dell’incontro in prefettura non
è stata mantenuta, ennesimo sintomo della chiusura estrema ad ogni
confronto con i movimenti sociali, con i disoccupati, i precari e i
cassintegrati che in questa città vivono per primi la crisi sociale.

In questo clima è
necessaria
una presa di parola da parte di tutte le forze sinceramente democratiche
per sollecitare un incontro immediato con la prefettura e i
rappresentati
istituzionali locali e nazionali sul tema della crisi e delle risposte
che si vogliono mettere in campo.
 

Rete romana contro
la crisi, precari della scuola, Lavoratori Eutelia, Movimenti per il
diritto all’abitare,  ex 8M
arzo, USI AIT ROMA,Serenetta
Monti, rete dei comunisti, sinistra critica,
federazione della sinistra (prc,pdci, socialismo
2000,lavoro e solidarieta’), federazione nazionale rdb,
Fabio Nobile (Portavoce Federazione della Sinistra-Roma),
Sergio Cararo (Rete dei Comunisti), Armando Morgia (Sinistra Critica),
Ivano Peduzzi (Consigliere Regionale Federazione della Sinistra),
Armando
Morgia (Sinistra Critica), Roberto Rossetti (Sinistra Critica),
 
 

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