medicina in mobilitazione
Blog dell'Assemblea di Medicina della Sapienza, Roma
27 Gennaio 2010 sul Ponte dell’Industria via di Porto Fluviale, ore 15 (zona ostiense)
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"se non son gigli ,son pur sempre figli, vittime di questo mondo"
oggi
è la giornata della memoria delle vittime del nazismo e del fascismo,
come ogni ricordo o esperienza collettiva la memoria storica
contribuisce ad avere una chiave di lettura reale del contemporaneo,
spesso succede anke sulla storia spesso esistono delle rimozioni , e la
rimozione storica puo esser spesso uno strumento di controllo
sociale..  questi sono i dati:
6.000.000 gli ebrei oltre 500.00 gli
zingari circa 9.000 gli omosessuali 1.300.000 i prigionieri di guerra
sovietici circa 200.000 i disabili e i malati mentali 2.500 i testimoni
di geova 1.050.000 i detenuti politici e le asociali(cosi venivan chiamate le lesbiche) vittime di olocausto

27 Gennaio Giornata della Memoria
Per costruire un futuro di diritti rispettati
Attraversiamo quotidianamente la nostra città e ci rendiamo conto di quanto
questa sia ricca di segni e simboli, più o meno nascosti, che parlano della sua
storia e delle sue trasformazioni.
Il cambiamento, del resto, è elemento centrale di una società viva.
La costruzione di un percorso storico, la continua revisione degli elementi e
la loro discussione in ambiti collettivi sono uno degli antidoti alle possibili
manipolazioni; la memoria diviene elemento costitutivo del ragionare il
presente e immaginare il futuro in una continua dialettica.
Il 27 gennaio è il giorno della memoria della Shoah e può essere giorno di
riflessione.
A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere che "ogni straniero è
nemico". Per lo più questa convinzione è solo latente e non è sistema di
pensiero. Ma quando il pensiero inespresso diventa premessa di un sillogismo,
allora, al termine della catena, c´è il Lager. Questo è successo in Italia nel
1938 con le leggi razziali, questo è successo con i campi di sterminio nazisti
ma questo può succedere se il sillogismo viene riproposto oggi. "Tutti gli
stranieri sono nemici. I nemici vanno soppressi. Tutti gli stranieri vanno
soppressi."
Noi Madri per Roma Città Aperta riteniamo che proprio nel ricordare la storia
dei campi di sterminio avvertiamo un sinistro segnale di pericolo.
Risentiamo oggi quel sinistro segnale in ciò che ha provocato atti di violenza
contro rom, sinti e cittadini italiani di origine straniera.
Lo risentiamo nel clima d´intolleranza verso gruppi etnici o sociali non
dominanti e vulnerabili e nella criminalizzazione dell´immigrazione
irregolare.
Lo risentiamo nei dispositivi che incidono lo stigma sociale anche sui corpi
degli "altri": schedature e impronte digitali "etniche" in fondo sono
l´equivalente funzionale della stella gialla.
Lo risentiamo nella creazione dei Centri di Identificazione e di Espulsione,
dove la marchiatura simbolica vale a differenziare e separare i corpi
proliferanti e minacciosi da quelli "normali".
Con Primo Levi ricordiamo quanto è già successo:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no
Vogliamo ricordare oggi, giorno della memoria, gli uomini discriminati,
rinchiusi e sterminati ieri e gli uomini discriminati, offesi e privati di ogni
diritto oggi.
27 Gennaio 2010 sul Ponte dell’Industria via di Porto Fluviale, ore 15 (zona
ostiense)

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