http://www.youtube.com/watch?v=SSRSKLC5S1c
da www.altreconomia.it Alla fine eccolo, il contratto. E’ nell’allegato che potete scaricare qui a fianco.
Persino la Corte dei Conti
aveva lamentato il fatto che la scrittura privata tra il ministero
della Salute e la multinazionale farmaceutica Novartis fosse di fatto
coperta da segreto. Non solo, sempre la Corte dei Conti aveva parlato
di condizioni troppo favorecoli a Novartis, fra i quali l’assenza di
penali, l’acquisizione da parte del ministero dei rischi e il
risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite (vedi allegato).
Oggi possiamo leggere il contenuto di questo contratto, pur se con non pochi omissis.
La scrittura risale al 21 agosto 2009, ed è firmata
dal direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e
dall’amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli.
Nel testo, si regolamento l’acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa.
Tra i tanti punti dell’accordo, elenchiamo quelli che ci sembrano più salienti:
– art. 1: vengono definiti i cosiddetti "sforzi commercialmente
ragionevoli" attorno ai quali ruota l’intero contratto; Novartis è sì
obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia "ragionevole". Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;
– art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;
– art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell’impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;
– art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;
– art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;
– art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall’emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;
– art. 8.3: le cause di "forza maggiore" che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come "epidemie e pandemie", "atti di qualsiasi autorità pubblica", "atti di enti sopranazionali (ivi compreso l’Oms");
– art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per
mancato ottenimento dell’autorizzazzione all’immisione al commercio e/o
di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a
Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell’Iva) di 24 milioni di euro;
– art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate; —————————
18 gennaio, ore 10:37 Influenza A: Fazio, acquisto vaccini stesso principio di case anti-sisma
Milano, 18 gen. – (Adnkronos/Adnkronos Salute) –
Di fronte alle polemiche sul contratto stipulato da Governo e azienda
farmaceutica Novartis per l’acquisto del vaccino pandemico anti-H1N1,
il ministro della Salute Ferruccio Fazio difende "il principio di
precauzione. E’ quello in base al quale si costruiscono le case
anti-sismiche, ma fino adesso nessuno protesta perche’ non vengono i
terremoti". Lo afferma il responsabile del dicastero di Lungotevere
Ripa oggi a Milano, a margine di un’inaugurazione all’ospedale San
Paolo.
————- da MicroMega :
L’H1N1? Una truffa colossale
L’influenza
A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di
persone, in realtà era una "falsa pandemia" orchestrata dalle case
farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del
vaccino: l’accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d’Europa.
Wodarg
ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver
influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di
dichiarare la pandemia. Pesante il j’accuse di Wodarg, ex membro
dell’Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del
farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio
finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri
bilanci sanitari spendendo milioni nell’acquisto di vaccini contro
un’infezione che in realtà era poco aggressiva.
Wodarg
ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d’Europa che chiede
un’inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il
Consiglio d’Europa terrà un dibattito a fine mese. La denuncia,
riportata con grande evidenza dal Daily Mail,
arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo
stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino,
ordinate all’apice della crisi. Il Mail ricorda che, in Gran
Bretagna, il ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi,
creato una linea-verde e un sito web per dare consigli, sospeso la
regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica;
furono allertati gli obitori e persino l’esercito, che doveva essere
pronto a entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la
popolazione a caccia dei farmaci.
Secondo Wodarg, il caso
dell’influenza suina è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del
secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono
riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell’Oms e di
altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino
convinto l’organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di
pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di
pandemia in tutto il mondo.
"Per promuovere i loro farmaci
brevettati e i vaccini contro l’influenza, le case farmaceutiche hanno
influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia
sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno
spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di
vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone
al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non
sufficientemente testati".
Wodarg non fa alcun nome esplicito di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il Daily Mail
aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del
governo britannico sull’influenza suina, fa parte del consiglio
d’amministrazione della GlaxoSmithKline. L’azienda farmaceutica, che
produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle
accuse, definendole "sbagliate e infondate".
Fonte: AGI
(14 gennaio 2010)