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Blog dell'Assemblea di Medicina della Sapienza, Roma
COMUNICATO DEL 12/01/2010 DI MSF IN SEGUITO AI FATTI DI ROSARNO
Categories: General

Immigrati stagionali: abbandono e sfruttamento in Sud Italia  da http://www.medicisenzafrontiere.it/

Dopo
i recenti fatti di Rosarno in Calabria, che hanno posto la situazione
degli immigrati stagionali al centro dell’attenzione, Medici Senza
Frontiere denuncia il continuo stato di abbandono e lo sfruttamento di
questa popolazione in Italia meridionale

12/01/2010

I
siti in cui gli immigrati stagionali vivevano nella Piana di Gioia
Tauro sono ora totalmente vuoti, dopo le violenze. La maggior parte
delle persone sono state portate dalle autorità nei Centri per
immigrati di altre città italiane (Bari e Crotone), abbandonando le
proprie cose negli edifici in cui vivevano. “Alcune persone non erano
convinte di andarsene, perché non avevano ancora ricevuto la paga per
le giornate di lavoro compiute, altre temevano di essere detenute o
deportate. Ma gli immigrati erano così spaventati da non aver altra
scelta che quella di andarsene”, racconta Alessandra Tramontano,
coordinatore medico dei progetti sull’immigrazione di MSF Italia. MSF
ha anche visitato i sette immigrati che sono stati ricoverati negli
ospedali locali dopo essere stati vittima degli attacchi.

“I recenti episodi di violenza e di ostilità sono un sintomo estremo
del perenne abbandono in cui versano gli immigrati impiegati come
stagionali in Sud Italia”, dice Loris De Filippi, responsabile dei
progetti di MSF Italia. “Costituiscono una forza lavoro cruciale
nell’agricoltura italiana e al contempo sono facili prede dello
sfruttamento.
Gli immigrati stagionali impiegati in agricoltura in molte regione
dell’Italia meridionale vivono in condizioni estremamente dure: in
edifici abbandonati ed esposti alla pioggia e al freddo in inverno. I
siti presentano pessime condizioni igienico-sanitarie e l’accesso
all’assistenza sanitaria è limitato. Le nostre equipe mediche hanno
evidenziato che proprio le disastrose condizioni di vita e di lavoro
hanno conseguenze drammatriche sulla salute di queste persone, che
presentano infezioni respiratorie, patologie osteo-muscolari e
gastroenteriche”.

MSF ha fornito assistenza umanitaria agli immigrati stagionali in
alcune regioni italiane (Calabria, Puglia, Sicilia, Campania) dal 2003.
L’ultimo progetto nella Piana di Gioia Tauro in Calabria, in continuità
con i progetti svolti negli anni precedenti nella stessa zona, è stato
avviato lo scorso dicembre, quando gli immigrati aumentano in occasione
della stagione del raccolto delle arance. Con una clinica mobile, un
team di MSF ha visitato i principali siti della Piana in cui vivevano
gli stagionali. Tra il 21 e il 23 dicembre i volontari di MSF hanno
distribuito kit contenenti fra le altre cose, coperte, secchi e saponi,
per assistere 2mila immigrati della zona durante questa fredda stagione
invernale.
In questi anni MSF ha denunciato le scandalose condizioni degli
stagionali e ha fatto pressione sulle autorità per migliorare la
situazione umanitaria degli immigrati stagionali in Sud Italia. Con i
due rapporti "Una stagione all’inferno" (2008) e "I frutti
dell’ipocrisia" (2005), MSF ha mostrato le drammatiche condizioni di
migliaia di immigrati che lavorano durante tutte le stagioni dell’anno
nell’agricoltura del Sud.

“Quasi nulla è cambiato per le migliaia di immigrati stagionali da
quando noi abbiamo cominciato nel 2003. Ogni anno i nostri operatori
umanitari – continua Loris de Filippi – tornano negli stessi posti e
sono testimoni delle stesse terribili condizioni, che cerchiamo di
alleviare fornendo assistenza medico-umanitaria. È ormai tempo che le
autorità italiane provvedano a migliorare le condizioni degli
stagionali e ad aumentare il loro accesso all’assistenza sanitaria, ma
nel rispetto della dignità della persona”.

MSF, seguendo il proprio mandato medico-sanitario e la propria
indipendenza, continuerà anche in futuro a fornire assistenza a questa
parte di popolazione vulnerabile come fa in altri paesi europei e in
molti altri contesti in tutto il mondo.

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