Le ultime dichiarazioni di Alemanno non possono che essere definite scandalose. Le riportiamo così come sono state dette, perchè crediamo non vada aggiunto nulla.
I problemi delle violenze sessuali sono nati “quando il radical-progressimo ha imposto la logica materialista ed edonista della nostra societa’ sradicando i valori tradizionali”. Cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in occasione della prima conferenza nazionale ‘Fattore D su lavoro ed occupazione femminile’ organizzata dalle donne del Pdl. “Se c’e’ un problema di violenze sessuali nel nostro Paese- ha chiarito il primo cittadino della Capitale- questo dipende dalla cultura edonista e consumista che ha presentato la realta’ di sesso e amore come una merce da consumare. E noi che crediamo nei valori della famiglia e nel rispetto della persona umana dobbiamo contestare questa cultura nata quando si sono stradicati i valori tradizionali della nostra societa’”
Riteniamo le sue parole offensive nei confronti di tutte quelle donne che hanno subito una violenza sessuale, e non solo. Lo sono nei confronti di tutte le donne. Se gli stupri avvengono, è perchè gli uomini, solo alcuni uomini per fortuna, sono BESTIE.
Non vanno difesi. Non vanno compresi. Non vogliamo sentire alcuna giustificazione.
Vedere una minigonna non autorizza a perdere il lume della ragione.
Se una donna va a letto con uomo, con due, con tre, con cento, non è assolutamente logico che venga a letto anche con te.
Costringere qualcuno a subire un rapporto sessuale con la forza è un crimine, uno dei peggiori. Perchè oltre che il corpo ferisce sopratutto l’anima.
Probabilmente ciò che ha spinto Alemanno a parlare è tanta preoccupazione. Le promesse della destra sulla sicurezza nella capitale non sono state mantenute. La questione della violenza sulle donne è stata strumentalizzata dal sindaco in campagna elettorale generando nient’altro che odio, intolleranza, razzismo e xenofobia. Dopo lo stupro nella caserma del Quadraro le persone si accorgono che forse, e diciamo forse, non stuprano solo i rumeni. Stavolta sono stati quattro italianissimi militari.
La violenza sulle donne purtroppo non ha colore, né nazionalità.
Per la maggior parte dei casi, in Italia, avviene fra le mura domestiche, in quello che dovrebbe essere l’ambiente protetto.
Appare evidente che Alemanno si sia servito di noi donne per prendere voti, quando poi con le ultime dichiarazioni ci fa chiaramente capire da che parte sta. Sta dalla parte degli stupratori, addossandoci responsabilità che non abbiamo.
In questo scenario il sindaco ha pensato bene di dare la colpa a noi donne che scegliamo di vivere senza paura, anzi fiere di esserlo.
Ci viene spontaneo chiedere di quali valori tradizionali e di quale famiglia si stia parlando.
Con quale coraggio affronta il tema del consumismo del corpo femminile quando nei palazzi del potere si comprano prestazioni sessuali da minorenni e l’immagine trasmessa è quella della donna che per poter far carriera o guadagni ha la necessità di svendere il proprio corpo. L’importante è che al di fuori non si sappia nulla. L’importante è la mera rispettabilità di facciata. VOGLIAMO GRIDARE CHE SIAMO STANCHE della DOPPIA MORALE DELLA DESTRA.
Che non si azzardino più a giudicare i nostri comportamenti perchè viviamo come vogliamo e meglio crediamo.
Che non si azzardino più a dirci che meritiamo di essere stuprate perchè scegliamo di decidere della nostra vita sessuale.
Noi non ascolteremo più una sola parola.
Ribadiamo il concetto: NON ACCETTIAMO L’ACCUSA DI ESSERE COMPLICI.
Siamo fiere del ’68, fiere del progresso.
Scegliamo noi come vestirci. Scegliamo noi se provocare o meno. Scegliamo noi con chi andare a letto e con chi no. Scegliamo noi.
Non i nostri padri, i nostri mariti, i nostri amanti, noi. Possiamo dire di no come e quando vogliamo, senza doverci giustificare con nessuno.
Tuttavia non ci basta, VOGLIAMO DI PIU’. Vogliamo essere libere di autodeterminarci, vogliamo pari diritti, vogliamo avere uguali possibilità lavorative perchè non vogliamo più dipendere economicamente da un uomo, vogliamo non dover dire grazie a nessuno se non a noi stesse. Rifiutiamo la precarietà.
Riteniamo ancora più doveroso in vista di tali dichiarazioni partecipare al corteo dell’8 Marzo. Chiediamo diritti,welfare libertà per tutte. Perchè sempre di più ci rendiamo conto che tante battaglie sono ancora da vincere.
Vi chiediamo di far girare questo comunicato affinchè ogni donna in questo paese sappia che non è sola.
Ci prenderemo tutto.
n.b. Alemanno se avessi letto gli aforismi di Oscar wilde sapresti che…”Il fatto e’ che gli uomini non dovrebbero mai tentare di dettar legge alle donne. Non sanno mai come farlo e, quando lo fanno, dicono sempre cose particolarmente stupide”.
Benedetta Lo Zito
Martina Assogna
Angela Belvedere
(Assemblea di Medicina)